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Viaggiare no, ma

Romba il motore

per un viaggio poco sensato,

poco desiderato

poco…

E nonostante tutto

non c’è silenzio

non mancano le parole

inutili?

comuni, quasi qualunque

quasi…

E totalmente inaspettata

arriva quella luminosità

come l’occhio che si strizza

verso te, alla vita

al futuro,

in questo viaggio…

Anello del Lesima

Partiamo dai piani di Prodongo con un’ottima giornata, calda, forse un po’ di foschia verso la Valle Trebbia.

La Louise fa subito una conquista: Attila, un bel cucciolone di pastore tedesco, al posto di proseguire in discesa dal padrone, decide di accompagnarci, o meglio di accompagnare la Louise, fino al radar del Lesima (1724m). Poi vede altre persone e va con loro…

La Liguria, più in fondo, si nasconde in mezzo a grigie nuvole. E’ meglio da questa parte… una volta tanto la burbera pianura Padana chiama il sole, al posto della solare Liguria.

(28 agosto 2010)

Per non dimenticare

“Osama Bin Laden ha usato la mia vita e ha il sangue dei miei colleghi per presentarsi al mondo, per farsi conoscere”.

(da Massimo Maugeri – Undici Settembre)

Quando agognavo l’energia dei tuoi muscoli

andare ben oltre l’unico battere del mio cuore.

Quanto chiedevano i tuoi occhi commossi

ben oltre le mie congelate possibilità.

Quando toccarsi i nostri sguardi era il

dono primo ed unico dei nostri giorni.

………..

E ora che vorrei questo mio povero cuore

donarti ben oltre il nostro Amore.

E ora che il mio bene più prezioso, il respiro

vorrei che ti instillasse ancora vita, quella sola.

E ora qui,

non mi resta che pregare

forse

non ci resta che respirare.

“Malato di SLA rimane accanto alla moglie morta d’infarto”. (da un quotidiano)

Vibranti raconti da chi, non solo per lavoro, vive e si immerge ogni giorno nella poesia della Montagna. (My aNobii)

Vestiti nuvole

Scarponi, calzettoni, bastoni, canottiera tecnica, maglia mezza

manica, camicia di pile con maniche arrotolate, zaino quaranta litri

…Nudo?

e il respiro, ansimante

che mi accompagna

al passo, mai indietro

lassù, lassù, lassù

…ma in verità, sono queste nuvole vaporose a vestirmi di tutto

punto, a quella temperatura che mi ricorda

di essere in alta montagna.

Questi vapori nuvolosi che vestono le mie

paure e mi svestono da ogni dubbio.

E se il respiro, quello ha sempre il mio passo, le

nuvole invece sono qui accanto, e avanti e poi indietro.

Ed io, le mie nuvole, i vestiti, i tormenti fuori

e dentro lo zaino saliamo, stringendoci sempre più

lassù, lassù, lassù.

(Val Aurina, Casere-Trimmel Tauern 2634m-AUS)

Come scritto nell’introduzione non si parla solo di montagna ma anche della vita, di vicende più o meno famose, ma tutte importanti per Kurt D. E’ lui l’unico alpinista oggi vivente ad avere aperto la via su due montagne himalayane da ottomila.
E’ lui oggi un quasi ottantenne, autore di libri e di reportage su pellicola, abilissimo nello scrivere: meticoloso, talvolta ironico e acuto, poi drammatico e commovente. (My aNobii)

(Ossia salita al rifugio Ponte di Ghiaccio, 2545m, BZ)


Quella montagna mi chiama

mentre io la sto già cercando

forse, la sto già scalando.

Sistemo incombenze e orari

in fretta e furia

per poi iniziare a respirare.

Intermittenti, eccitanti respiri

accompagnano i miei passi

e la nostra salita.

Fin d’ove?

Ti guardo, mi guardi più in alto

ti cerco, mi aspetti ogni volta

E quando il desiderio si fa ragione

e la frenesia può avere quiete…

Sia fin qui

Per poi avere il diritto di voltarsi indietro

calandosi, commossi nella normale vita

Fin da te.

Quando…

Oggi, entrando come

d’abitudine nella tua

tana, metallica casa

…la terra…

costruita da noi perchè

lo chiedevi, forse

con disperata necessità

…e il mare…

al solito, mi dedico al

quotidiano e straordinario

rassettare la tua dimora

…presente …

mi chino, verso la ciottola

dell’acqua che mi getta

improvvisamente addosso

…e passato …

quell’antico e mai dimenticato

profumo di mare, di

salmastro ricordo giovanile

…si mescolano …

di salsedine che ricopriva

i  luoghi dei nostri giochi,

gli sfasciumi dei nostri amori

…per il futuro …

e tanto calore dava alla notte,

inebriante e pacifico respiro, così

come ora è stato, improvvisamente

…magicamente.

Qui, nel 1977, viene salito il canale Ciucchinel, inaugurando l’arrampicata su cascate di ghiaccio in Italia: cosa direbbe in proposito Davide Chiesa?

Al rifugio Vallanta (2450m), accanto al laghetto della Bealera Founsa, sento l’imponenza della parete nord-ovest… e desidero il giro del Monviso.

Il libro può risultare inevitabilmente frammentato in alcuni punti, tuttavia offre una vista assolutamente atipica, struggente in alcune pagine, sulle Montagne. (My aNobii)

Grazie Davide, e a tutti voi amanti della Montagna.

Dopo avere terminato questa lettura, vi voglio ringraziare per le emozioni qui raccontate e fotografate. Grazie a chi andando in alto (ma dove inizia l’alto?) vuole condividere le esperienze con chi rimane più giù. E grazie a tutti noi lettori di Montagne da Raccontare… perché anche noi probabilmente incoraggeremo Davide non solo a scalare ma a scrivere anche, di cose nuove.

Per un po’ ho fatto la corte a questo libro, poi ho deciso di contattare direttamente l’autore. Ho quindi avuto modo di conoscere Davide Chiesa, una sera, chiacchierando e bevendo Sambuca e Corona.

Di cosa abbiamo parlato? Perché non ha parlato solo Davide, l’alpinista, anzi ho il ricordo di una “normalissima” serata al bar, durante la quale abbiamo parlato ovviamente del libro (che è molto più di un libro per Davide), di Kurt Diemberger e di qualche altro grande nome dell’alpinismo, e anche del nostro lavoro quotidiano, di dove abitiamo. Poi, il tono di voce di Davide è cambiato quando mi ha parlato della sua prossima spedizione in Nepal, e ancora di altri progetti, per l’anno prossimo.

…Montagne da Raccontare, a un certo punto la lettura diventa come una salita, palpitante, alle vette del proprio Cuore (My aNobii).